Far parte dell'Alta Squadriglia significa essere grandi. Significa essere i ragazzi di Reparto di quattordici, quindici e sedici anni che hanno deciso di accogliere una proposta nuova. Significa essere ragazzi che trascinano i più piccoli nel sentiero avventuroso dello scoutismo, mentre lo si sta ancora esplorando.
Per farlo, però, è necessario non sentirsi soli, è necessario avere uno spazio di confronto diverso da tutti gli altri, caratterizzato da una nuova scoperta, una nuova competenza e una nuova responsabilità tutte da creare e cercare insieme.
Uno spazio che si è trovato al campo di Pasqua a Venezia, in cui i ragazzi dell'Alta Squadriglia del Reparto di Brugherio" Pino Antico" (circa una ventina) hanno trascorso tre giorni di gioco, riflessione, conoscenza e sfida, in primis, con se stessi. Perché è stato proprio il rapporto con sé e con l'altro la reale sfida di questo campo, una sfida che si ripresenta ogni giorno, ma che, se affrontata in amicizia, fa meno paura.
Paura di amare, paura di essere se stessi e fiducia nell' altro sono stati i temi, proposti dai ragazzi, che hanno guidato il triduo pasquale permettendo loro di vivere questo momento come una parentesi in cui riconoscersi e accompagnarsi a vicenda nella propria unicità in quel percorso così difficile e stimolante che è l'adolescenza.
pubblicato in versiona ridotta su NoiBrugherio - anno XV n.14 del 7 aprile 2018
