Lunedì, 17 Agosto 2015 02:00

ELLA, un'avventura fantastica

Scritto da  Paola Motta
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Tanto tempo fa, nella terra di Fantastich, viveva una bambina di nome Ella.

Ella aveva nove anni.

Come ogni domenica andò a messa insieme a suo fratello e sua mamma, ma quella domenica era un giorno speciale: si teneva la festa per l'apertura dell'oratorio e c'erano proprio tutti!! Amici, compagni di giochi, parenti, fate maghi, streghe (ma solo quelle buone).
Dopo la messa, in mezzo alla folla, Ella incontrò una fata bassa e riccioluta... tanto riccioluta, che le disse: "Ciao, io sono la Fata Padrina. Tu, Ella, sei stata accolta nel gruppo scout del tuo regno, il favoloso gruppo Fantastich 1"
Ella, sbigottita, disse: "Maaaa...maaa... ma perché?? Come mai proprio io??!! Fra tutti i bambini che ci sono... perché proprio me? Non credo proprio... neanche morta!!"
La Fata Padrina le rispose dolcemente: "Devi. Perché sei stata scelta dal Grande Mago del Tempo. E se uno non accetta le sue proposte, il Mago ribalterà il mondo e sono secoli che nessuno osa contraddirlo. Spero proprio che tu non sia la prima!"
Ella, molto impaurita, accettò senza fiatare e la Fata Padrina sembrò soddisfatta.
Si salutarono e mentre tutti tornarono a casa contenti, Ella rimase senza fiato per tutto il giorno.

E balbettava ancora quando ci fu il primo incontro con gli altri prescelti: tra cui il suo fratellone Leopold e un inquietante drago a tre teste che si presentò con il nome di Alfredo.
Il tempo passava giocando, facendo giochi, inventando giochi, organizzando giochi, divorando per gioco... a Ella piaceva tutto questo giocare, perché non l'aveva mai fatto.
Cioè, aveva giocato altre volte con i suoi amici, ma non in quel modo.
Quelli erano giochi fantasiosi, divertenti, anche un po' buffi e sempre nuovi. Molti giochi erano addirittura inventati da loro!
Inoltre c'era sempre una storia da ascoltare. Le storie parlavano del regno incantato o di persone speciali da imitare. Spesso era impossibile essere come loro, ma Ella capiva che era importante provarci.

Un momento importante fu quando partirono per una settimana insieme, al castello incantato di Saladino, abitato da fantasmi buoni e cattivi (ma soprattutto buoni per fortuna).
Visto che erano senza genitori, andavano a letto tardi per raccontarsi storie mostruose con i fantasmi cattivi, che raccontavano le loro malefatte per non farli dormire.
E la mattina, quando si svegliavano, i fantasmi buoni li rallegravano con le loro storie divertenti.

Ella era contenta più che mai e si era pentita di aver risposto male alla Fata Padrina al loro primo incontro.
Quasi quasi avrebbe voluto tornare indietro nel tempo per riscrivere la sua storia...
Chiedendo aiuto al Grande Mago del Tempo sarebbe stato possibile...
Ma non lo fece.
Perché i momenti belli che aveva vissuto erano bellissimi così com'erano. E lei aveva fretta di vivere altri momenti nuovi e meravigliosi.
A cominciare da questa magnifica caccia in bicicletta!!

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