Sabato, 07 Aprile 2018 17:52

Vivere da missionari e trovare posto nel mondo

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Per il campo pasquale di quest'anno siamo stati gentilmente ospitati dalla comunità missionaria di Lonato del Garda.
I missionari ci hanno accolto calorosamente insieme ad altri due clan, di Ostiglia e Cernusco.
Con questi gruppi abbiamo instaurato subito un legame speciale, che ha alleggerito i momenti di preghiera e lavoro: tra un'attività e l'altra non abbiamo mai perso l'occasione di cantare, suonare e ballare insieme.
Durante i tre giorni abbiamo intrapreso un cammino che ci ha indotto a ragionare sulla fede e sul nostro rapporto con Dio. Per soddisfare la nostra curiosità ci sono state molte testimonianze: i missionari hanno vissuto delle esperienze fantastiche in posti come Brasile, Perù e Argentina, che li hanno spinti a intraprendere una vita di completa dedizione al Signore.
Inizialmente è stato difficile mantenere l'impegno durante le ore di preghiera, diurne e notturne. Ma dopo aver visto con quanta passione vivono queste persone, abbiamo affrontato con il sorriso tutto ciò che ci venisse proposto.
Nel pomeriggio alcuni di noi si dedicavano alla costruzione in miniatura di un villaggio africano, che poi verrà mostrato ai visitatori della comunità per sensibilizzarli alla vita del terzo mondo. Abbiamo dipinto, scavato, sistemato i rifiuti e tolto le pietre in eccesso, ma la fatica non si è fatta sentire perché ci siamo divertiti tantissimo.
Gli altri ragazzi invece si dividevano in maschi e femmine: le ragazze andavano a fare conversazione con delle donne nord-africane per aiutarle a parlare bene l'italiano, i ragazzi, invece, sono diventati dei veri e propri professori dando ripetizioni di matematica, italiano e inglese ai rifugiati.
Stare a diretto contatto con una persona che ha dovuto lasciare il suo paese per la guerra e che ora tenta di studiare per rifarsi una vita e trovare lavoro, lascia davvero riflettere.
Riempie il cuore di gioia sapere che con quelle poche ore siamo riusciti ad aiutare, nel nostro piccolo, queste persone che scalano ogni giorno montagne di difficoltà.
Abbiamo avuto anche la possibilità di conoscere dei ragazzi ex tossico-dipendenti che ci hanno raccontato la loro storia, della loro infanzia oppressa e di come hanno sfogato tutti questi problemi.
Il fatto che fossero ano nostri coetanei ci ha coinvolto emotivamente molto di più perché vedere questi ragazzi apparentemente come noi, ma con un passato terribile, colpisce nel profondo.
È stata un'esperienza diversa da tutte le altre che abbiamo vissuto in noviziato: generalmente ci dedichiamo al prossimo con il servizio, questa volta invece è stato più un percorso personale che ci ha fatto ragionare su noi stessi e su some viviamo la nostra vita.
Il campo si è concluso con la veglia Pasquale e subito dopo ci siamo salutati banchettando e ricordando i bei momenti passati insieme.
Dopo questa route il nostro zaino si è alleggerito grazie a tutte le nuove persone che abbiamo incontrato e che ci hanno dato degli spunti da cui partire per trovare il nostro piccolo posto nel mondo.

 

 

 

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